Michelangelo. La dotta mano

Michelangelo. La dotta mano
  • Il volume è l’opera prima della Collana Ars et ingenium, realizzata in tiratura limitata a settecentocinquanta esemplari numerati in cifre arabe da 1/750 a 750/750 e settantacinque esemplari numerati in cifre romane da I/LXXV a LXXV/LXXV
  • I caratteri usati sono i bodoniani, tondi e corsivi, stampati presso la Stamperia di Lamberto Pigini in Loreto
  • La carta velata in puro cotone da 150 grammi fabbricata appositamente per questa edizione con particolare formula esclusiva studiata per l’editoria d’arte dalle Cartiere Magnani di Pescia e impreziosita dalla firma Michelangelo in filigrana
  • La cucitura, la legatura e la copertina in pregiata pelle naturale di vitello, tinta alla botte di color grigio tamponato a mano, sono state realizzate secondo il procedimento manuale presso la legatoria d’Arte “L’Arte del Libro” di Todi
  • Le ottantotto immagini fotografiche realizzate dall’artista Aurelio Amendola sono state curate in fotolito personalmente dal maestro e sono state stampate a quattro colori su carta GardaPat 13 Chiara da 150 grammi delle Cartiere del Garda presso la Stamperia di Lamberto Pigini in Loreto
  • Nel volume sono stati inseriti quarantacinque disegni, frutto di un’attenta selezione tra quanti sono custoditi presso Casa Buonarroti, accompagnati da schede critiche della direttrice Pina Ragionieri
  • Completano l’opera quarantanove immagini della Cappella Sistina e sei scatti fotografici eseguiti da Aurelio Amendola nella “stanza segreta” in San Lorenzo a Firenze, le immagini sono stampate su carta GardaPat Kiara da 150 grammi
  • Una sezione speciale contiene quattro tavole applicate, l’intero e tre particolari del Tondo Doni, di formato 28×41 cm, tratte da immagini in altissima definizione di Haltadefinizione, stampate su carta in puro cotone Canson Rag Photographique da 210 grammi
  • Sulla copertina del volume è stata collocata un immagine originale personalmente realizzata e firmata dal maestro Aurelio Amendola
  • Saggio introduttivo di Cristina Acidini, Sopraintendente speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze, cui segue il testo integrale della “Vita di Michelangelo Buonarruoti Fiorentino Pittore, scultore, et architetto di Giorgio Vasari, nell’edizione Giuntina del 1568